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Come ho realizzato i miei progetti: storia di “Stuck-Intrappolati “

Continuiamo con la serie di interviste ad autori/produttori nobudget che speriamo possano essere di aiuto a chiunque voglia intraprendere un percorso simile. Parliamo di "Stuck-Intrappolati", film di Alessio De Bernardi, e del suo processo produttivo.
  1. Ci puoi presentare il tuo progetto? Breve trama, cast tecnico/artistico, giorni di produzione, budget complessivo (compreso gratuità o tempo lavorativo non retribuito)

Il nostro film si intitola Stuck-Intrappolati nell’ oscurità ed è un Horror-thriller ambientato nel sottosuolo di Genova.

Sinossi: Un gruppo di speleologi trova sottoterra  un bunker della Seconda Guerra Mondiale rimasto chiuso da allora. All’ interno di questa struttura  il team di ricercatori fa una terribile scoperta:  il bunker negli anni 40 era un laboratorio dove le SS effettuavano esperimenti  genetici sugli esseri umani. Dopo settant’ anni qualcosa vive ancora là sotto: delle creature cannibali (Ibridi tra l’ uomo e il topo) daranno la caccia ai poveri visitatori.

Il CRIG (Centro Ricerche di Genova) ci ha fornito ogni tipo di attrezzatura e vestiario per tutti, sia cast artistico che tecnico ed accompagnati nel sottosuolo di Genova. Abbiamo potuto così trovare le location perfette: bunker, grotte e gallerie a non finire.  La sceneggiatura è stata migliorata  in base alle innumerevoli  location  che avevamo a disposizione. Erano anni che fantasticavo sul girare un film la sotto, è stata una bellissima esperienza per tutti.

Nel cast sono presenti diversi attori che hanno preso parte a vari programmi televisivi come David Scarantino (Uomini e donne, Temptation Island), Valentina Scarnecchia (Chef per passione, La prova del cuoco), Daniele Raco (Zelig, Colorado Cafè) ed Ester Giordano (Donna avventura). A parte Valentina che conoscevo perchè amica da tempo, gli altri sono stati contattati tramite social e hanno preso parte al film per amore del progetto e nessuno di loro ha voluto essere pagato. Oltre ai nomi già citati nel film sono presenti altri attori come Matteo Salemi, Mario Giustini, Leopoldo Susio, Ilaria Scaliti, Stefano Villavecchia, che in passato avevano già collaborato con me in altre produzioni.

  1. Cosa ti ha spinto ad intraprendere la realizzazione del film?

Avevo questa sceneggiatura chiusa in un cassetto da anni ma che per problemi di budget ho sempre ignorato. L’ idea di base era quella di girare un film ambientato nel sottosuolo e quando ho  conosciuto i ragazzi del CRIG/S.C. Ribaldone, che  ci avrebbero accompagnato  “sottoterra” per 12 giornate (che poi divennero 20) a quel punto non avevo più scuse: dovevamo girare quel film.

  1. Quanto tempo fa hai cominciato a ideare il progetto e dopo quanto hai cominciato la produzione?

La pre-produzione del film è iniziata a Marzo 2019, le riprese a Giugno 2019.

  1. In quanto tempo, dall’ideazione, hai completato il progetto? Avevi una deadline di qualche genere?

Le riprese sono durate sei mesi  (Giugno/Novembre 2019),  abbiamo terminato  la post-produzione a Febbraio 2020, quindi circa tre mesi di montaggio e mixaggio del film.

  1. In che modo hai cercato/trovato risorse economiche e collaboratori per produrre il tuo lavoro?

Il film è stato auto prodotto: ho chiesto i fondi ad amici e parenti ed è costato circa 6000 euro. (Due terzi del budget sono stati spesi solo per realizzare le creature). Inizialmente era un soggetto di fantascienza ma  poi lo abbiamo trasformato in un horror sia per i costi che per una questione di distribuzione; infatti gli horror hanno più mercato, soprattutto all’ estero.

  1. Quali sono i problemi progettuali che, secondo te, ti hanno impedito di trovare le risorse di cui avevi bisogno?

I problemi principali che abbiamo dovuto affrontare sono state proprio le location: girare in ambienti freddi e umidi, difficili da raggiungere  con le varie attrezzature e soprattutto gestire gli attori  in luoghi stretti e claustrofobici, dove devi illuminare tutto; è stato complicato ma ne è valsa la pena.

  1. Come hai creato la tua troupe? Se non erano amici, in che modo hai trovato e coinvolto gli estranei? Come li hai convinti sulla bontà del tuo progetto?

A parte Francesco Galli (che abbiamo conosciuto proprio nell’agosto 2012), noi altri 4 produttori ci conoscevamo da molti anni, eravamo (e siamo) prima amici e poi colleghi/collaboratori. Questo è stato fondamentale per completare l’intero progetto e per farlo in questo modo.

  1. Qual è l’errore n.1 che pensi di aver commesso durante l’intero processo produttivo e che oggi non ricommetteresti più?

Sono molto soddisfatto del progetto finale, sicuramente uno dei tanti errori che ho commesso è stato in fase di scrittura: mi sono concentrato tanto sul dare al film un certo tipo di continuità ma sicuramente ho trascurato  alcuni personaggi, avrei dovuto soffermarmi di più sulle loro storie; se tornassi indietro sarebbe un aspetto del film che migliorerei.

  1. Quali sono le aspettative distributive che ti sei posto? Come hai programmato di ottenerle?

Non avevamo contratti con nessuna casa di produzione ma avevo diverse conoscenze con alcuni distributori locali che sembravano interessati al progetto.  Una volta terminato il montaggio del film è arrivato il Covid 19 e ovviamente le case di distribuzione hanno fatto marcia indietro. Per fortuna abbiamo trovato diverse piattaforme streaming che erano interessate a distribuirci, ma per alcuni mesi abbiamo temuto il peggio.

Al momento Stuck è disponibile in streaming sulla piattaforma HodTv (House of disaster) ma di recente siamo stati contattati da altri distributori (che per scaramanzia ancora non faccio nomi) e siamo molto contenti. Presto il nostro film sarà su altre piattaforme.

E’ stata fatta una grande campagna pubblicitaria grazie anche a Matteo Salemi e Camilla Grilli che hanno costantemente lavorato sui social (oltre che sul set). Ringrazio anche i ragazzi di Vimove per averci aiutato a lanciare il film in un momento così difficile, erano tutti motivati dal progetto e hanno fatto un ottimo lavoro di marketing.

  1. Puoi nominare cinque consigli “molto pratici”, e per te fondamentali, da dare a chi sta per produrre un piccolo film?
  • Circondatevi sul set di persone capaci di cui vi fidate
  • Per ottenere i finanziamenti chiedete ad amici, parenti, sponsor, al bar sotto casa e soprattutto cercate sempre di avere un piano di distribuzione: Festival, case di produzione o distribuzione che siano interessate al vostro progetto.
  • Cercate di realizzare (specie se si è agli inizi) un film con pochi attori, poche location ma possibilmente con una sceneggiatura che funzioni
  • In fase di lavorazione ascoltate sempre i consigli di tutti ma ragionate sempre con la vostra testa e non mostratevi mai dubbiosi sulle scelte creative o si sentiranno tutti in dovere di prendere il vostro posto
  • Cercate sempre di divertirvi  quando siete su un set. Troupe e cast lavorano meglio quando il clima è sereno e ci si diverte. Fare un film è sempre un’ esperienza bellissima ed è fondamentale respirare un’ aria serena e divertirsi lavorando.

Alessio De Bernardi

Alessio de Bernardi nasce a Genova il 6 Settembre del 1980.
Già ad otto anni, mentre i miei coetanei giocavano a calcio o a nascondino, io mettevo in scena con gli amici più fedeli, piccoli sketch presi da film che avevo visto recentemente. Negli anni abbiamo girato diversi cortometraggi e realizzato una serie TV andata in onda su un’emittente Televisiva regionale, dal titolo “L’Insediamento di Pino”, una commedia cinica e politicamente scorretta . La serie è una sit-com di 10 episodi (disponibili anche su Youtube) con protagonisti Matteo Salemi e Mirko De Bernardi. Stuck è l’occasione per realizzare la propria opera prima.
Nel 2010 abbiamo fondato la Cronenter Films, una casa di produzione indipendente. Oltre ai titoli già citati abbiamo diretto diversi corti e mediometraggi come: Flash Timeline (un Fan film sul super eroe della DC), La Munda, Unbreakable Joe, Punisher: Missione suicida e la serie Tv Reset (attualmente in lavorazione).

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