Qualche tempo fa ero a cena con alcuni piccoli produttori e imprenditori nel tentativo di instaurare nuovi rapporti e sviluppare alcuni progetti comuni.
A cena finita, mentre stiamo chiaccherando delle nostre cose, un ragazzo si avvicina al tavolo avendo riconosciuto uno dei commensali e, con tutto il coraggio del mondo, inizia a raccontare un’idea che gli è venuta per una serie televisiva. (Ndr. ormai sembra che tutti abbiano idee solo per serie televisive, dimenticandosi della difficoltà mostruosa del metterle in piedi).
Dopo il suo pitch improvvisato, chiede:
“Che ne pensate?”
Uno dei produttori risponde che l’idea potrebbe essere interessante con uno sviluppo giusto.
“Vi interesserebbe svilupparla?”
Uno dei commensali risponde che le serie TV non sono proprio il suo pane. Tutti al tavolo sono più indirizzati a lungometraggi di finzione e narrativi, principalmente per mercati internazionali (leggasi film in inglese).
Sentendosi rifiutato, il ragazzo si fa cupo.
“Perché non ci provate? Questa è un’idea con un appeal internazionale.”
Questo tipo di pressione è andata avanti per un po’, creando un certo disagio tra gli interlocutori dato che nessuno voleva essere scortese. Alla fine, uno dei produttori, dice:
“Guarda, non è il mio lavoro. Semplicemente non produco per la televisione.”
A quel punto, il ragazzo saluta e se ne va.
Il mio punto personale sull’accaduto è il seguente:
1. Pitchate con stile: Anche se l’approccio del ragazzo è del tutto invidiabile dal punto di vista del coraggio, il suo stile comunicativo e il suo approccio non è risultato credibile e professionale. Va bene essere entusiasti e temerari, ma dobbiamo ricordarci che se si parla con professionisti ci sono regole da seguire.
2. Conoscete il vostro interlocutore: Se la persona che avete davanti non produce film con lo stile che gli state proponendo state solo perdendo tempo. E lo state facendo perdere anche a lui, la qual cosa è anche peggio.
3. La reputazione conta: Invece di focalizzarsi su fare conoscenza e magari cominciare ad instaurare un rapporto personale con i commensali, il ragazzo se n’è andato con una certa stizza. Questo tipo di approccio è assai negativo dato che lascia intuire anche una certa arroganza che non ci si può permettere.
Presentare un progetto ed essere rifiutati è un’esperienza tipica di chiunque voglia fare questo lavoro. Fa parte della sfida e, diciamo, del divertimento.
E ricordate sempre: solo perché un produttore o un finanziatore ha rifiutato la vostra idea non significa che questa sia da buttare. Non c’è niente che può fermarvi dal cercare qualcuno di diverso, magari di più opportuno, o di trovare un altro progetto da sviluppare. Questa è una battaglia che abbandonerete solo voi quando lo riterrete opportuno.
Una cosa fondamentale da capire è che non potrete mai arrivare a produrre qualcosa senza qualcuno come voi che creda nel vostro progetto e si fidi della vostra visione.
Se non ricevete rifiuti almeno una volta alla settimana significa che state parlando davvero con troppa poca gente. Come prima cosa dovete investire in relazioni personali e solo dopo arriveranno i progetti.
Vi consiglio la lettura anche di questo articolo e di questo per schiarirvi ulteriormente le idee.
Ma dove si trova un ristorante dove sono seduti al tavolo produttori e gente varia di cinema?
Dipende. Di solito nei pressi di una manifestazione festivaliera. 😉