Il pitch giusto non ha né troppo, né troppo poco: deve spiegare la storia principale, i conflitti e i punti cardine ma senza entrare troppo nel dettaglio. Il nucleo deve essere forte ed evidente, ed è quello che deve rimanere impresso nella memoria dell’ascoltatore.
Una storia efficace è quella semplice, facile da ricordare. Questa è la prima regola: togliere tutto quello che non serve dal racconto fino a trovarne l’essenza più pura, il centro nevralgico.
Trovate il cuore della storia
Pensate a quei giornalisti che devono raccontare i film in un solo paragrafo di tre righe. Ecco, voi dovreste fare una cosa simile, solo molto meglio.
Raccontate qualcosa di inaspettato
Una buona storia ha bisogno di un twist, di qualcosa di inaspettato; ha bisogno di un punto di vista diverso, un personaggio strano, un tema scottante…
Potreste partire da una domanda a cui il film cerca risposta. Il racconto potrebbe portare un responso scioccante, un punto di vista diverso che rimane impresso o che generi un forte cambiamento nella struttura della storia.
Raccontate qualcosa di concreto
Avete bisogno di qualcosa di solido: persone specifiche che facciano cose specifiche. Questo tipo di sviluppo aiuta l’immedesimazione ed è più facile da ricordare. Aiuta a creare le fondamenta di una storia ritenuta familiare ma interessante dall’ascoltatore.
Raccontate qualcosa di credibile
Informazioni credibili rendono la vostra storia realistica. A quel punto avete agganciato l’interlocutore e potete rendere il mondo più vivido e complicato. Raccontare un film deve essere MOSTRARE IL FILM a parole.
Trovate il cuore dell’emozione
Esiste un detto in America che dice: “Toccami il cuore e metterò mano al portafoglio.”
È una grande verità: le persone raramente fanno acquisti in termini razionali. È l’emozione che guida le nostre scelte e i pubblicitari lo sanno benissimo. Per questo nel racconto del vostro progetto, la forza delle emozioni deve venire fuori prepotente; la passione, la sofferenza, l’ingiustizia, l’amore…qualsiasi cosa il vostro protagonista viva, noi dobbiamo viverla con lui.
Quando raccontate una storia, dovete fare in modo che rimanga in testa al vostro interlocutore anche quando vi siete lasciati. Chiaro no? Quindi più elementi semplici e condivisibili userete, più sarete persuasivi.
Ricordate, siete dietro al vostro progetto da mesi o anni ormai. Lo avete raccontato a molti, ma nessuno lo ha trovato interessante. È evidente che c’è qualcosa che non funziona nella storia o nel modo in cui la raccontate.
Forse è giunto il tempo di farsi qualche domanda e cercare di migliorare uno degli aspetti più importanti e sottovalutati di tutto il processo del fare film: raccontare il vostro progetto a estranei.
Tutto comincia da questo. Il resto viene solo di conseguenza.
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