Tutti gli autori sono in cerca di investitori. Il problema è che la maggior parte di essi li cerca in modo sbagliato.
Bisogna subito far diradare un po’ di nebbia: cercare soldi è un’operazione che richiede TEMPO. Servono costanza e determinazione: senza queste caratteristiche sarà molto facile abbattersi e abbandonare.
Il primo problema è sicuramente capire chi vale la pena contattare e chi no; quello successivo è cercare di essere convincenti per far entrare l’investitore nel progetto.
Di base, comunque, ci sono due mezzi fondamentali per trovare investitori:
- Il giro di conoscenze.
- Il telefono.
Quando faccio riferimento al giro di conoscenze, intendo che anche se voi non conoscete direttamente qualcuno benestante da poter investire nel cinema, qualche amico di un amico di un fratello di uno zio sicuramente lo conoscerà. È sempre così, credetemi. E quando avrete quel nome, il vostro compito sarà quello di alzare la cornetta, chiamare in ufficio e chiedere un incontro. Questa è quella che si chiama una “chiamata a freddo”. (Per maggiori informazioni cliccate qui).
Anche se questo tipo di telefonate può incutere terrore, dovete tenere in considerazione che le persone che investono le ricevono ogni giorno. E in effetti, se ci pensate bene, quello che state facendo non è diverso dall’azione di un qualsiasi imprenditore che sta cercando di mettere in piedi la sua start up. La differenza è che voi state cercando di produrre un film: state cercando risorse per sviluppare la vostra idea.
Dal punto di vista dell’investitore, probabilmente, voi, il vostro film e il vostro settore sarà del tutto nuovo. Come conseguenza, il primo appuntamento dovrebbe servire ad “educare” il vostro interlocutore e a creare “fiducia”. Questo processo potrebbe prendere del tempo. È proprio in questa fase che la maggior parte dei registi/produttori abbandona. Si ritirano troppo presto, perdono l’attimo giusto e falliscono nell’intento di produrre il loro film.
Magari farete una telefonata e il vostro contatto non vi risponderà; magari riattaccherà il telefono; magari la segretaria troverà scuse infinite su riunioni fasulle. E se non siete abituati ai rifiuti, magari abbandonerete al primo tentativo.
Provate a testare il vostro progetto con il Crowdfunding
La ragione più grande per cui gli investitori non investono è IL RISCHIO. Anche se voi credete che il vostro film sarà il prossimo Paranormal Activity, le altre persone saranno sicuramente convinte del contrario. È molto probabile che vedranno il vostro progetto in competizione con altre forme di investimento meno rischiose, tipo l’immobiliare o l’obbligazionario.
Per mitigare questo aspetto, avrete bisogno di inserire elementi che attraggano il pubblico. La cosa più classica è l’ATTORE FAMOSO o un piano marketing ben congeniato da far rientrare la spesa in modo sostenibile e, soprattutto, credibile.
Un’altra parte interessante di un piano è quella di coinvolgere il CROWDFUNDING. Il Crowdfunding vi permette di testare la vostra idea davanti a un pubblico e valutare subito il potenziale interesse. Non è solo questione di trovare soldi, ma anche di tastare il terreno del gradimento.
Molti flmmakers cercano di completare l’intero budget del loro film attraverso il crowdfunding. Non credo sia un’operazione raccomandabile: in effetti, la maggior parte fallisce miseramente. Se invece mantenete la vostra campagna all’interno di alcune migliaia di euro, è molto più probabile che riusciate a completarla dando anche un’immagine di affidabilità e concretezza.
Se il vostro film ha un budget vero, avrete bisogno di soldi veri da trovare al di fuori della folla. In questo senso, la ragione più importante per usare il Crowdfunding è quella appunto di testare il movie concept e scoprire qual è il vostro pubblico. Pitchare il vostro progetto a un investitore con un pubblico alle spalle è molto più convincente che andare da soli come dei “signor nessuno“.
“Abbiamo testato il concept e abbiamo pre-venduto mille unità!”
Una campagna di successo moderato vi permette di dimostrare che almeno c’è interesse nel vostro film e che esiste un potenziale mercato distributivo. E dato che, magari, avete già prevenduto qualche centinaia o migliaia di euro, avete anche un incentivo in più per finire ciò che avete iniziato. Non volete perdere la faccia, vero?
Anche se “in affari” non ci sono mai garanzie reali (soprattutto nel cinema super indipendente), avere la possibilità di testare il concept, ricercare una nicchia di pubblico e magari vendere attraverso uno dei marketplace (Amazon, Itunes, VHX, ecc),. sono operazioni che possono risultare più convincenti per un piccolo investitore.
Ed è questo ciò che ci serve per trovare buoni investitori: capire come RIDURRE IL RISCHIO. Una volta che avete un piano convincente da questo punto di vista, i vostri appuntamenti diventeranno molto, molto più semplici ed efficaci.
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