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Come ho girato il mio film: storia di “Dante va alla guerra”

Continuiamo con la serie di interviste ad autori/produttori nobudget che possano essere di aiuto a chiunque voglia intraprendere un percorso simile. Parliamo di "Dante va alla guerra", opera di Roberto Albanesi, e del suo processo produttivo.
  1. Ci puoi presentare il tuo progetto? Breve trama, cast tecnico/artistico, giorni di produzione, budget complessivo (compreso gratuità o tempo lavorativo non retribuito)

DANTE VA ALLA GUERRA è il mio terzo lungometraggio. Prima di DANTE ho realizzato due pellicole no-budget dal titolo “NON NUOTATE IN QUEL FIUME 1 e 2”, film che per motivi estetici (riproporre l’estetica da vhs di certi b-movie anni 80) ed economici, ho volutamente girato con mezzi di fortuna. Con DANTE torno ad attrezzature “classiche” ed un minimo di troupe al seguito (per quanto poi le riprese, nel 95% dei casi, le realizzo io camera in mano).
Dante (Stefano Galli) vive alla giornata senza alcuno scopo ne obiettivo. L’incontro con Ignazio Virgilio “Faga” Fagaroni (Ivan Brusa), cambierà ogni cosa, per sempre.
DANTE VA ALLA GUERRA è il ritratto tragicomico di un ragazzo fuori dal mondo e dai suoi cinici meccanismi. Un ragazzo che potrebbe essere ognuno di noi. Un’autobiografia in parte fisica ed in parte emotiva.

DANTE VA ALLA GUERRA è un film low budget, realizzato nell’estate del 2017 fra il lodigiano, l’oltrepò pavese ed il piacentino e vede fra gli attori volti noti del cinema, della televisione e del teatro italiano come: Stefano Galli, Ivan Brusa, Roberta Nicosia, Claudio Abbiati, William Angiuli, Domitilla Colombo, Paolo Riva, Mariangelo Pagani e molti altri. Tutti gli attori del film sono professionisti provenienti da teatro, cinema e televisione. Da segnalare in particolar modo la protagonista femminile del film, Roberta Nicosia, volto noto de I PANTELLAS gli you tuber più noti e con più iscritti/follower d’Italia.

Le musiche del film sono del compositore Armando Marchetti, mentre i brani originali sono firmati da IL FIENO e I CAMILLAS (finalisti di Italian’s Got Talent), band di culto dell’indie rock italiano.

Il film uscirà il 28 Settembre del 2018 e verrà distribuito in dvd, bluray e colonna sonora in tutta Italia per la HOME MOVIES di Giacomo Ioannisci (sia on line che nei negozi specializati). La prima mondiale avverrà al cinema di Casalpusterlengo Venerdì 5 Ottobre 2018 e sarà seguita da altre proiezioni in vari cinema selezionati.

  1. Cosa ti ha spinto ad intraprendere la realizzazione del film?

Io scrivo e dirigo ( e monto, produco, interpreto ecc ) Storie da quando avevo 11 anni. Non riuscirei a fare altro e non ne potrei mai fare a meno. In altre parole faccio film perchè la mia testa me lo impone e io l’assecondo con immenso piacere. Dopo due film leggeri (che rappresentavano la mia infanzia/adolescenza) ho deciso di passare alla “fase 2”, ovvero il racconto personale della maturazione e del diventare uomini in un mondo che non ti da alcuna certezza e punta sparato verso la disumanizzazione.
Questo è DANTE, un film autobiografico in cui il 60% è composto da eventi di vita vissuta, ed il 40% restante è la rappresentazione filmica dei miei pensieri, delle mie idee e delle mie paure. Insomma, una commedia con venature drammatiche. I critici lo definirebbero “un film di formazione”. Per me è semplicemente “DANTE”.

  1. Quanto tempo fa hai cominciato a ideare il progetto e dopo quanto hai cominciato la produzione?

L’idea di fare DANTE ce l’ho in testa da anni ma ho sempre avuto paura di buttarla su carta perchè non è mai facile scavare dentro di se, afferrare il bene ed il male e sbatterlo su pubblica piazza. Poi un giorno ho semplicemente cambiato idea e mi son detto: “questo sarà il tuo terzo film, inutile fuggirgli, giralo e facciamola finita”. La pre-produzione non c’è stata, ho semplicemente cominciato a girare a Luglio e concluso a fine Agosto 2017. Dodici giorni di riprese sparsi su due mesi. Fra montaggio, composizione della colonna sonora (del geniale Armando Marchetti da Montecatini) e color (del geniale Nicola Crucinio from Azzate) ci son voluti altri 4 mesi. A Giugno di quest’anno il film era pronto e inviato in stampa.

  1. In quanto tempo, dall’ideazione, hai completato il progetto? Avevi una deadline di qualche genere?

La mia etichetta distributiva in un primo momento voleva far uscire il film a Giugno, poi ho premuto per inizio autunno e mi hanno accontentato. Per me DANTE è un film più autunnale che estivo. La stagione che ci spinge verso la malinconia ma in cui ci sono i tramonti più belli.

  1. In che modo hai cercato/trovato risorse economiche e collaboratori per produrre il tuo lavoro?

Abbiamo realizzato DANTE grazie al sacrificio di tutta la “TORO!Cinematografica” (nuova casa i produzione creata dal sottoscritto, Ivan Brusa, Stefano Galli, William Angiuli, Edoardo Clerici, Davide Gaudioso e Nicola Crucinio) e dal piccolo sostegno di una giovane ragazza che ci ha detto: “piuttosto che sputtanare sti 4 soldi fra Alcool e fumo, preferisco darli a voi che fate delle cose belle”. Da quei soldi è cominciato (e finito) tutto. I film si fanno con le idee prima che con i soldi.

  1. Quali sono i problemi progettuali che, secondo te, ti hanno impedito di trovare le risorse di cui avevi bisogno?

Il problema progettuale nella realizzazione dei miei lavori sono sempre e solo io, perchè non cerco mai ne sponsor, ne patrocini, ne il sostegno di comuni. Perchè? Perchè sono paranoico e mi sentirei in qualche modo controllato. In futuro (sto finendo di scrivere il mio quarto lungo) avrò/avremo una vera, seppur ridotta, produzione con due meravigliose realtà: la HOME MOVIES in cui sono ormai di casa e la neonata GIOVANNI INDORATO PRODUZIONI. Alziamo l’asticella opera dopo opera. Male che vada scappo coi soldi e cambio vita a Tolmezzo, luogo caratteristico della Carnia.

  1. Come hai creato la tua troupe? Se non erano amici, in che modo hai trovato e coinvolto gli estranei? Come li hai convinti sulla bontà del tuo progetto?

Premetto che ha un vero e proprio nome di battaglia la mia troupe, ed è: “LA TRUPPA”. E’ composta per intero dai miei amici/collaboratori/interpreti/fenomeni, gli stessi con cui ho fondato la TORO!Cinematografica (prima stavamo tutti sotto l’effige della SANDRO SANDRONI CINEMATOGRAFICA, cineasta inventato di sana pianta che nasce come sfottò di tutti quelli che, nel nostro minuscolo ambiente super underground, si credono chissà chi e si atteggiano da spocchiosetti arrivati…). Lavoriamo insieme da anni e ci divertiamo da matti. Se non fossimo così legati e affini non avremmo mai realizzato quello che siamo riusciti a fare. Il pubblico questo lo percepisce all’istante.

8. Qual è stato l’errore n.1 che pensi di aver commesso durante l’intero processo produttivo e che oggi non ricommetteresti più?

Ho dato fiducia ad una persona (un collaboratore esterno) che non si è rivelata molto corretta nonostante l’ottimo lavoro svolto. Insomma, uno di quelli per cui non ci sarà mai spazio nella truppa. O collettivo, o morte!

9. Qual è il pubblico del tuo film? Come lo hai cercato? Come lo stai coinvolgendo o lo hai coinvolto?

Il pubblico dei miei lavori è un pubblico che sa cosa significa divertirsi. Per me contano sempre due cose fondamentali:

– Una buona storia
– Un buon ritmo narrativo

Poi le mie opere possono piacere o far ribrezzo, ma non potranno mai annoiare, di questo ne sono certo.

  1. Quali sono le aspettative distributive che ti sei posto? Come hai programmato di ottenerle?

Ancor prima di iniziare le riprese avevo già un accordo distributivo per l’uscita in dvd e bluray del film (più la certezza di alcune proiezioni sparse in giro per l’Italia). Questo però non mi ha fatto adagiare sugli allori, anzi. Ho voluto dimostrare di saper fare il mio mestiere e di convincere chi ha creduto, crede e crederà in me. Penso che le lacrime di Giacomo, il boss di HOME MOVIES, mi abbiano dato credito. A meno che fossero lacrime di rabbia e disgusto e allora in quel caso penso che mi stia cercando per farmi la pelle. Staremo a vedere.

11. (Se le tue aspettative non sono state mantenute) Quale credi siano stati i problemi progettuali/economici/marketing che ti hanno impedito di raggiungere i tuoi obiettivi?

Le aspettative devono essere ridimensionate al tipo di possibilità. Ci sono uffici specializzati che fanno sì che il film arrivi ai festival e ai distributori e uffici stampa che lo promuovono. Con un po’ di ricerca si trovano agenzie e professionisti che possono venire incontro anche ai neofiti senza un grande budget. Conviene mettere da parte qualche soldo e investirlo lì. In ogni caso serve utilizzare i social per promuoverlo e scrivere alle sale perché il film venga proiettato e quindi conosciuto. I festival non sono e non devono essere l’obiettivo finale.

  1. Nell’approccio con un Sales o un Distributore, qual è un consiglio valido che daresti a un autore/produttore alla prima esperienza?

Sii umile. Ogni attenzione al tuo film è oro. Ma prima di proporre a un distributore il tuo lavoro informati e capisci se è adatto a te. Ogni distributore possiede una linea editoriale.

14. Puoi nominare cinque consigli “molto pratici”, e per te fondamentali, da dare a chi sta per produrre un piccolo film?

  1. Non scimmiottare produzioni con le quali non si puó competere.
  2. Fare ciò che ti piace e non ciò che piace agli altri.
  3. Sacrificarsi e non essere timidi per portare a casa ciò che realmente si desidera.
  4. Essere autocritici e mettersi nei panni dello spettatore.
  5. Avere pazienza e non aspettarsi risultati immediati. Se fai un film lo fai per il piacere di vederlo realizzato e non per essere elogiato.

Roberto Albanesi

Roberto Albanesi classe 1986 da Casalpusterlengo, vicino a Piacenza, scrive e dirige da quando aveva 11 anni perfezionandosi col tempo. Da ragazzino fa il garzone nella videoteca del suo paesello guardando tonnellate e tonnellate di film. Dopo vari corti, nel 2012 partecipa al film collettivo THE PYRAMID con l'episodio PESTILENCE che viene distribuito in Giappone, Canada e America in piccole etichette (il film poi uscirà in italia grazie ad home movies nel 2017). Nel 2015 Gira l'episodio cornice di CATACOMBA, film di Lorenzo Lepori distribuito dalla 30 Holding. Nello stesso anno esordisce con il suo primo lungo NON NUOTATE IN QUEL FIUME che avrà un seguito l'anno successivo. Entrambe le pellicole diventano la prima uscita ufficiale per l'etichetta HOME MOVIES di Giacomo Ioannisci. Nel 2017 Gira il suo terzo e più personale film DANTE VA ALLA GUERRA.

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  • Condivido tutto ciò che ha affermato Paolo Albanesi perché riflette pienamente il mio sistema produttivo indipendente (e quello della associazione GOOD LUCK 99 CINEMA che presiedo e con la quale produco i miei film) ed anche io fondo la mia attività sugli stessi suoi principi. Credo, inoltre, che un film non sia unicamente di chi lo ha ideato e montato ma di tutta l’equipe (quella che io chiamo simpaticamente “ciurma” e che nel mio caso è composta di amici che nutrono lo stesso mio amore per il cinema) che consente, con la sua passione, i suoi sacrifici e la dedizione, di concretizzare tutto ciò che inizialmente è sulla carta e nella mente dell’autore. Il mio ultimo lungometraggio, il giallo-thriller “Due Piccoli Indizi”, è stato prodotto unicamente con le risorse delle quali dispone l’associazione e per portarlo a termine ho impiegato oltre due anni, combattendo contro le numerose difficoltà produttive e vincendole unicamente perché tutti noi eravamo motivati e decisi a non mollare. Viva il cinema indipendente!

  • Bella intervista, piena di spunti che sprona le persone appassionate di cinema a lottare per ottenere i risultati. Complimenti per gli sforzi e la passione, senza amore profondo per ciò che si fa e senza passione non si ottiene nulla, sopratutto nel cinema!