Consigli per produrre Produzione

Come scrivere un Comunicato Stampa che si fa notare

Il Comunicato Stampa è uno strumento di marketing. È un documento di una o due pagine che racconta ai Media qualcosa che valga la pena sapere. Per quanto riguarda i film, potrebbe essere una campagna di crowdfunding, un casting call, proiezioni o vittorie a Festival. Queste informazioni aiutano le persone a scoprire un film, ad incuriosirsi e magari a visitare il sito. Chissà mai che qualcuno poi prema il pulsante "Compra".

Pensate come un giornalista. I giornalisti sono sempre alla ricerca di storie da raccontare. Scrivendo il vostro comunicato stampa dovete pensare come loro e dar loro quello che vogliono. Anche se il comunicato stampa è uno strumento di marketing, non rendetelo noioso o tecnico altrimenti finirà in fondo a una pila di carte.

Dovrebbe invece essere una specie di servizio giornalistico con un punto di vista neutro e senza tutte le tiritere di marketing. Un comunicato stampa che si legge come un articolo di giornale è più facile da gestire: se fatto bene basterà un copia-incolla per pubblicarlo.

Nel giornalismo ci sono SEI domande fondamentali che dovete coprire in linea: Chi, Cosa, Quando, Dove, Perché e Come.
Il vostro comunicato deve saper coprire TUTTE queste domande inerenti il vostro film.

Un’altra cosa da tenere a mente è che i giornalisti scrivono nel formato “a piramide rovesciata”. Questo significa che la storia inizia con gli argomenti e le notizie fondamentali, per poi andare verso i dettagli meno importanti. Se possibile, si danno risposte sintetiche nel primo paragrafo e si espandono nella durata dello scritto.

Se avete mai letto un comunicato stampa sapete di cosa sto parlando: parte con un paragrafo pieno di informazioni, e le espande nei successivi paragrafi. Si usa questa strategia in modo tale che l’editor possa tagliare lo scritto in qualsiasi modo senza perdere il centro delle informazioni.

IL FORMATO

I comunicati stampa usano una formula tipo:

  • Headline che acchiappa (simile a una logline da film, ma non deve essere la stessa)
  • Primo paragrafo che risponde alle domande chi, cosa, quando, dove, perché e come
  • Frasi virgolettate (produttore, regista, attore principale, scrittore,…)
  • Più paragrafi che espandono i punti del primo
  • Finale con il paragrafo sulla casa di produzione, produttore, o ufficio stampa
  • Includere foto di scena, primi piani, ecc.
  • Includere sempre le informazioni di contatto in modo tale che il giornalista possa entrare facilmente in contatto con il resposabile della comunicazione

DEVE VALERNE LA PENA

Alcuni mesi fa, parlando un un giovane filmmaker che aveva appena completato il suo progetto, abbiamo convenuto che oggigiorno chiunque può davvero realizzare un film. Da questo presupposto, gli ho quindi domandato: cosa c’è di speciale nel tuo che possa muovere la gente a volerlo vedere? In realtà, non ha saputo rispondermi se non in modo molto generale, tipo:”È un bel film. È una commedia diversa…” e cose del genere.

La domanda è più complicata di quel che sembra e vi conviene fin da subito trovare le informazioni fondamentali che riguardano il vostro progetto. Partite da troupe e attori, come l’avete finanziato, chi l’ha scritto, che tema affronta, cosa c’è di interessante e particolare nella storia…dovete trovare qualcosa che stuzzichi l’interesse del lettore.

I PROFESSIONISTI HANNO UN PIANO

La maggioranza dei giornali, blog e siti hanno in bella evidenza la lista dei giornalisti e dei collaboratori. Non è quindi complicato riuscire a raggiungerli a tempo debito per far aver loro il comunicato stampa ben preparato. Saranno loro stessi a dirvi tempistiche e possibilità di pubblicazione.

Mentre programmate la vostra distribuzione, pensate bene ai tempi. Dovete fare in modo di consegnare i comunicati stampa con un tempo logico per ottenere i vostri scopi (che siano partecipare a una proiezione o aiutare la vostra campagna di crowdfunding). Se mandate le informazioni troppo presto, tutto sarebbe prematuro e inefficace; troppo tardi, e la copertura sarebbe sicuramente limitata.

Ho scritto il comunicato. E ora?

Dopo che avete scritto il comunicato, dovrete ovviamente farlo girare il più possibile. Il mio consiglio è quello di cominciare localmente.

Il primo posto dove dovreste metterlo è sul sito del film, da scaricare. Avete un BEL sito per il vostro progetto, vero? Non uno di quelli di WIX, gratuiti. Intendo una robina fatta bene.

Poi arrivano i giornali locali e i siti di notizie. Cercate bloggers, siti, quotidiani locali, soprattutto dove il film è stato girato; il luogo da dove arriva la maggior parte della troupe o del cast. Qualsiasi scusa è buona per creare comunicazione e vicinanza. Per queste persone dovreste aggiustare il comunicato in modo che suoni familiare e “giusto” per il luogo in cui si distribuirà. Una piccola tecnica persuasoria diciamo.

Il secondo livello sono gli Uffici Stampa. Ce ne sono vari, alcuni molto piccoli, altri giganti e costosi. Tutti sono molto utili: hanno contatti e facilitazioni, riescono più facilmente a far pubblicare il vostro comunicato.

Alcuni esempi sono Lo Scrittoio o LucheriniPignatelli. Certamente avrete bisogno di un budget per coprire queste spese ma credetemi se vi dico che è meglio avere un Ufficio Stampa al proprio fianco che andare per mare da soli. E qui si torna alla solita, vecchia discussione. Vale la pena provare a far conoscere il proprio film da soli? O meglio che ci pensi un distributore a queste cose?

Provate a leggere Le cose che i distributori non dicono o Distribuzione Internazionale: cosa è successo ai Minimi Garantiti.

La risposta vi verrà facile.