Anche se ci sono molte ragioni che possono impedirvi di trovare risorse per il vostro progetto, il pitch ha un ruolo sicuramente fondamentale. Se questo viene costantemente rifiutato o non stuzzica alcun interesse da parte di investitori, forse è il caso di analizzarlo meglio e rivedere la parte che riguarda il piano marketing. Sono sicuro che il vostro piano cita almeno una decina di film simili al vostro che sono stati distribuiti e venduti con buon successo in Italia o (meglio) nel mondo . Eppure, la maggioranza degli investitori ha capito ormai che queste comparazioni lasciano il tempo che trovano.
Ridurre il rischio per gli investitori ha bisogno di un lavoro più approfondito che non scovare dati di vendita e compararli.
Se siete come la maggioranza dei filmmakers, ci sono buone possibilità che non abbiate usato un minuto del vostro tempo per creare un piano marketing, di distribuzione o vendita che possiate controllare direttamente. E senza una strategia raffinata in questo senso sarà difficile trovare risorse, a meno che non abbiate grandi conoscenze. Vi troverete tra le mani solo un hobby molto rischioso.
Come regola generale, gli investitori preferiscono finanziare attività imprenditoriali. Non hobby rischiosi.
Va da sé quindi che trovare finanziamenti diventa “meno complicato” se si comincia a trattare la produzione come una vera e propria attività, come un business. Questo significa che dovrete essere in grado di rispondere a domande difficili che hanno a che fare più con l’imprenditoria che non con la creatività.
Domande tipo:
- Qual è il vostro Target Audience?
- Quanto è vasto il vostro Target Audience?
- Come raggiungerete il vostro Target Audience?
- Qual è la vostra strategia di comunicazione, promozione e vendita?
- Quante vendite VOD (o similari) dovete fare per andare in pareggio?
Queste domande sono complicate. Ogni progetto è un mondo a sé e va trattato con pazienza e consapevolezza. Più che prendere a riferimento i dati di vendita di progetti simili, è più importante riuscire a rispondere a queste domande.
Per fortuna oggi ci sono strumenti abbastanza precisi e facili da trovare che possono aiutarci nello scopo. Già Facebook può rivelarci Target Audience per gusti, aree geografiche, età…i dati Univideo possono rivelarsi fondamentali per vedere lo stato attuale di vendite e distribuzione fisica, così come l’ Audiweb ci può aiutare a costruire pianificazioni VOD realistiche studiando la Total Digital Audience.
Costruire un Microbudget quindi può essere vantaggioso se si tengono in considerazione pro e contro di questa tipologia di prodotti:
PRO
1. Minor costo
2. Maggiori potenzialità di rientro (chiaramente proporzionali all’investimento iniziale)
3. Maggiore indipendenza produttivo / creativa
CONTRO
1. Minor appeal distributivo in mancanza di Cast
2. Ristrettezze creativo/produttive
3. Difficoltà nel pianificare azioni marketing
Nella sostanza, produrre un Microbudget è un’azione che può avere senso se sappiamo esattamente i motivi per i quali si sta investendo così tanto tempo e risorse in un progetto del genere. La vana gloria non può essere sufficiente a sostenere un impianto del genere e in quel caso vale più la pena buttarsi su un cortometraggio ben fatto che non morire dietro la produzione di un film.
Se si vuole procedere quindi su questa carovana è bene essere onesti con se stessi e capire che la produzione cinematografica (sia essa piccola o grande) si fonda sugli stessi faticosi processi economici: per trovare risorse dobbiamo fare delle promesse economiche e ci converrà riuscire a mantenerle se vogliamo proseguire nel percorso. Per fare questo quindi servono idee chiare, scopi precisi, dati studiati e tanta, tanta perseveranza.
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